Imparare le Percussioni nella scuola primaria.

Risorse

Imparare le Percussioni nella scuola primaria.

Presentazione

Il progetto “Imparare le Percussioni nella scuola primaria” intende porsi come momento di incontro, scambio, aggregazione e formazione degli alunni, utilizzando come filo conduttore la didattica musicale che fa capo ad autori come Suzuki, Kodaly, Orff ed altri.

Il progetto potrà essere articolato in incontri settimanali di un ora e trenta minuti ciascuno, per i ragazzi delle classi 1°, 2°, 3°, 4° e 5° della scuola primaria.

Agli incontri parteciperanno tutti i ragazzi che desiderano intraprendere lo studio della percussioni: verrà formata un’unica classe di max 20 bambini (se le richieste saranno superiori, verranno create più classi).

La, o le classi, verranno seguite con un approccio in linea con tutte le più moderne tendenze didattiche, ma nuovo e sperimentale per la nostra regione. Questo tipo di didattica strumentale infatti, abbastanza diffuso in Europa, nel nostro paese rimane ancora alquanto atipico: abitualmente chi vuole cominciare lo studio di uno strumento musicale si rivolge ad un insegnante, che impartisce lezioni individuali in orario extra-scolastico; in questo caso invece, più bambini contemporaneamente si trovano, negli stessi tempi, ad affrontare le stesse difficoltà e a raggiungere gli stessi traguardi, in orario scolastico.

L’attivazione del corso, nell’ottica di una fruttuosa collaborazione tra insegnanti di varie materie, garantirà sicuramente un’integrazione ed un arricchimento interdisciplinare, in sintonia con quanto richiesto dal contesto socio-ambientale, conferendo inoltre all’Istituto Scolastico un prestigio e una visibilità in un quadro più ampio di raccordo con il territorio.

Finalità specifiche

· ricerca di un corretto assetto psico-fisico: postura e dominio tecnico delle mani sulla percussione;

· percezione corporea, rilassamento,equilibrio, coordinazione;

· acquisizione della padronanza dello strumento attraverso imitazione, memorizzazione e lettura;

· lettura del testo musicale che dimostri la comprensione dei principi musicali di base;

· acquisizione di un metodo di studio basato sull’individuazione dell’errore e sulla sua correzione;

· capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori (improvvisazione).

Linee programmatiche e strategie d’insegnamento

Ogni incontro verrà strutturato in varie fasi:

· proposta e/o ripasso dei giochi di tenuta dello strumento per coordinare ed automatizzare il movimento di mano sx e dx;

· apprendimento di un nuovo brano attraverso gesti-suono, lettura delle note, lettura cantata collettiva, ripasso di brani precedentemente memorizzati (durante le lezioni, alla ritmica verrà abbinato un testo in modo da far ben interiorizzare il brano; i bambini potranno anche sostituire le parole dei brani con altre inventate da loro);

· lettura strumentale collettiva dei brani (nel caso in cui i bambini presentino stanchezza muscolare dovuta alla mancanza di abitudine a reggere un movimento fisico applicato alla percussione, vengono eseguiti giochi di rilassamento);

· piccole improvvisazioni individuali e di gruppo.

Il percorso formativo sarà vario ed articolato, senza insistere su un’unica attività, riuscendo in tal modo a mantenere più costante l’attenzione e la motivazione: seguirà un iter di questo tipo: “ascolto, canto, suono, sento”. Dapprima l’alunno ripeterà per imitazione, cercando di osservare il docente stimolando attenzione, memoria e orecchio; successivamente lo stesso lavoro verrà ripetuto lavorando con la musica, ma si cercherà anche di indurre l’allievo ad inventare ed improvvisare esercizi sulla base di quelli proposti dall’insegnante.

E’ fondamentale creare un’interazione fra insegnante e singolo allievo e fra gli allievi stessi: non solo i bambini guardano e osservano l’insegnante come modello di riferimento, ma si guardano e si osservano fra di loro. Questo facilita enormemente il processo di apprendimento, oltre che l’acquisizione di maggiore fiducia in se stessi; inoltre i bambini che hanno difficoltà di coordinazione e ritmiche vengono avvantaggiati, perché imitano i compagni che hanno più facilità.

La scelta dei contenuti avverrà secondo criteri di rispondenza agli obiettivi didattici programmati dai docenti, in base alle attitudini ed agli interessi degli alunni e alle capacità da sviluppare.

I percorsi didattico-formativi saranno programmati per sviluppare la maggior parte delle capacità strumentali nella convinzione che lo studio precoce di uno strumento musicale favorisca il consolidarsi dei processi di apprendimento, comportando una molteplicità di operazioni simultanee, la cui apparente difficoltà è però temperata dall’incomparabile esperienza emozionale del suono prodotto e ascoltato; proporre l’insegnamento di uno strumento con queste modalità avrà inoltre ricadute positive per molte discipline scolastiche: l’alunno sarà sempre presente e pronto a rispondere ed interagire con quanto gli viene richiesto e con gli altri intorno a lui; si noterà un grosso rinforzo della memoria, perché essa verrà sviluppata a più livelli (uditivo, visivo, motorio, tattile e intellettivo) con un notevole sviluppo dei tempi di attenzione.

Le attività avranno come fondamento costante l’esplorazione e l’esperienza diretta sullo strumento; questo tipo di azione esplorativa, esecutiva ed improvvisativa, condurranno l’allievo alla partecipazione motivata e cosciente nel lavoro di gruppo, consentendo una più facile acquisizione degli elementi costitutivi del linguaggio musicale, in un’ottica di scambio dei ruoli, di progressiva assunzione di responsabilità, di conoscenza e rispetto delle regole e degli altri.

La metodologia terrà conto della varietà dei temperamenti, delle attitudini, delle aspettative di ciascun individuo, della necessità di un repertorio ricco di sollecitazioni e stimoli, nel rispetto dei tempi di apprendimento in rapporto all’età degli scolari, in modo da facilitare la comprensione dei contenuti e favorire la partecipazione attiva di tutti gli alunni.

Oltre al raggiungimento dei traguardi comuni a tutta la classe, gli insegnanti incoraggeranno le specifiche risorse musicali di ciascun allievo quanto a repertorio, tipi di attività, forme di partecipazione ed esercitazioni.

Gli argomenti e le attività che verranno proposti saranno sempre sotto forma di gioco il quale, per essere svolto in gruppo ha delle regole fondamentali: per poter suonare insieme, bisognerà avere la stessa velocità di esecuzione, ascoltare il proprio suono e quello degli altri compagni e seguire il gesto del direttore, che spesso sarà uno di loro.

Si cercherà sempre di tenere alto il loro livello di attenzione non solo mentale, ma anche corporea proponendo giochi ritmici corporei che facilitino e inducano all’ascolto di sé oltre che dei compagni e preparino corpo e mente a coordinare le abilità necessarie per suonare uno strumento.

Sappiamo tutti come oggi i bambini/e, per vari motivi, non sono consapevoli della loro corporeità. Oggi i bambini, abituati fin dai primi anni di vita a decodificare suoni e immagini che hanno un ruolo essenziale nella cultura multimediale, sviluppano forme di pensiero che li distaccano sempre più dalla loro percezione corporea.

L’insegnante deve allora sfruttare le precoci e spontanee attività di ogni individuo, scegliendo quelle che servono a costituire una forte esperienza ritmica, per poterle trasferire in un ritmo musicale: giochi cantati e drammatizzati, per esempio,servono a sviluppare la sincronizzazione e coordinazione dei movimenti, utili all’approccio allo strumento. “L’individuo entra in relazione con il mondo esterno attraverso gli organi di senso e le percezioni che ne derivano; possiamo perciò ritenere che tutte le componenti musicali, come ritmo e suono, contribuiscono allo sviluppo della consapevolezza di sé: io esisto in quanto sento, mi muovo in relazione agli altri, scopro e affermo me stesso in relazione agli altri, che a loro volta interagiscono con me.” (A. Minafra)

ATTIVITA’ COMPLEMENTARI

§ Saggio di apertura/presentazione del corso

§ Saggio di fine anno aperto al pubblico.

§ Raccordo tra l’esperienza musicale acquisita e le discipline del curricolo.

§ Raccordo con le realtà musicali del territorio.

ARTICOLAZIONE ORARIA ANNUALE

Il progetto si articolerà in un ora e trenta minuti di lezione settimanale con uno specifico.

Per i ragazzi partecipanti il laboratorio avrà una durata di 16 lezioni di un ora e trenta minuti per due gruppi di lavoro (48 ore di studio strumentale) per la durata di 4 mesi.

Le lezioni con cadenza settimanale saranno collettive e inizieranno da Febbraio e si concluderanno a Maggio.

Costo annuo partecipativo della famiglia: 80 euro in base al numero dei partecipanti effettivi (minimo 80)

Il costo comprende:

· Uno o due insegnanti per la durata del progetto

· Strumenti in uso per tutta la classe sempre disponibili a scuola per tutta la durata del corso.

· Materiale didattico e dispense.

Gli strumenti saranno forniti in comodato d’uso per tutta la durata del corso in modalità gratuita da Biasin Musical Instruments. PER INFO E RICHIESTE Tel. 0434-633135 o inviare una mail a info@biasin.com

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